Che si tratti di stupri o di femminicidi, di norme che violano o limitano la libertà o ancora del tentativo di imporre ruoli fissi e precostituiti, è palese che viviamo in un sistema di violenza strutturale contro le donne. In Italia, come nel resto del mondo. Ma quello della violenza
Categoria: Se Dio non è più “il Padre”
“Se Dio non è più “il Padre”. Dall’ordine patriarcale alla liberazione dei generi”: numero speciale di Adista, realizzato e promosso dall’associazione Officina Adista, nell’ambito del progetto “Periferia Italia: i 5 passi di un cammino da intraprendere per una democrazia inclusiva”, finanziato con i fondi 8 per mille della Chiesa evangelica valdese (Unione delle Chiese metodiste e valdesi).
Quel male che deve essere raccontato
Riflettere sulla violenza contro le donne è un po’ come fermare la mente sulle immagini dell’ennesimo naufragio dei migranti, ragionare sulla devastazione dei cambiamenti climatici, pensare alla criminalità organizzata che corrompe e corrode larghe porzioni di società nel mondo. La dimensione del problema e la quota di indicibile dolore che
Se Dio è Maschio, i maschi si credono dio
Nella storia dell’Umanità, Dio nacque donna… Nella mente umana l’idea di Dio nacque strettamente vincolata al femminile. Per millenni, gli esseri umani, stupiti di fronte alla capacità della donna di far nascere dal proprio corpo il miracolo della vita, venerarono la Dea, vedendo nel corpo della donna un’immagine divina e
Perché l’essere maschio non comporta alcun vanto
L’abbraccio tra papa Francesco e il patriarca di Mosca Kirill (immagine che ha fatto il giro di quel mondo che guarda le immagini), è tanto rassicurante quanto contraddittorio. Da un lato ci dice che in un mondo diviso (quale luogo simbolico migliore di Cuba?) almeno le Chiese sono capaci di
Sei dei nostri o degli altri? (Gs 5,13). Note sul dibattito gender
Metterei la ricognizione che è affidata a queste note sotto il versetto biblico che ne costituisce il titolo. È tratto da un breve passo del libro di Giosuè, a sua volta incastonato nella presa incruenta di Gerico: lo stesso contesto, tra l’altro, che vede il protagonismo di Rahab, la prostituta