Ci è sembrato naturale dopo l’esperienza vissuta nell’estate 2015 con le missioni Per non dimenticare il diritto al ritorno raccogliere articoli e diari di viaggio dei partecipanti per pubblicarli. Una decisione che non risponde ad un desiderio di autocelebrazione, bensì alla convinzione che l’esperienza che abbiamo fatto è stata per tutti noi una sorta di “università” formativa, che vivere – seppur solo parzialmente – la terribile quotidianità in cui versano milioni di donne e uomini palestinesi ci ha fatto comprendere meglio le ragioni della loro lotta.
Ma c’è un altro motivo che ci ha spinto a comporre questa piccola raccolta, forse il principale: la necessità di raccontare quello che avevamo visto dando voce a quanti solitamente non ce l’hanno, i palestinesi. Nei tanti incontri che abbiamo avuto, questa è stata una richiesta pressante. Dai nostri scritti emerge un popolo fiero che lotta per la propria indipendenza e libertà, ma emergono anche donne e uomini stremati da un’occupazione assassina e criminale. Se riusciremo a trasmettere anche solo una piccola parte di quello che abbiamo vissuto per noi sarà un successo. Come potrete leggere, già dall’estate 2015 trasparivano le tensioni e si prefiguravano gli scenari che poi sono diventati tristemente cronaca e realtà. Un’amara considerazione questa, che ci spinge però a continuare il nostro lavoro dalla parte della giustizia e delle legittime aspirazioni, a partire dal diritto al ritorno, del popolo di Palestina. Un grazie a tutti i partecipanti alle missioni, per quanto hanno fatto durante i viaggi e per quanto stanno facendo nei loro territori. Voglio infine ringraziare gli amici di Officina Adista che con la loro disponibilità e competenza ci hanno aiutato nella realizzazione di questo piccolo contributo.
Il Comitato Per non dimenticare Sabra e Chatila, Il diritto al ritorno
Da questo link è possibile scaricare la raccolta “Palestina, la patria negata”